293 - Tumori dell’Ovaio

291 - tumori dell’Ovaio

L.G. Frigerio, G. Mangili, G. Aletti

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In “Core Curriculum Ginecologia e Ostetricia” Capitolo 57 pagine 747—761, 2013 MacGraw Hill Editore – Milano.

Qualunque massa pelvica individuata in età prepubere o postmestruale si associa a un elevato rischio di neoplasia maligna, rispetto all’età fertile nella quale la patologia benigna è di gran lunga prevalente. L’iter diagnostico deve comprendere l’esame anamnestico, la visita ginecologica con esplorazione rettale e la valutazione ecografica transaddominalee transvaginale. La presenza di una massa ovarica in età prepubere, induce a effettuare il dosaggio sierico del CA 125, dell’ά-fetoproteina e delle β-hCG. In età postmenopausale si esegue il controllo del CA 125. nelle donne in età fertile il Ca 125 può innalzarsi durante il periodo mestruale in assenza di patologie. In età prepubere qualsiasi massa annessiale documentata richiede una valutazione chirurgica. In et à postmenopausale si possono invece escludere da una valutazione chirurgica le donne con cisti asintomatiche, uniloculari, senza vegetazioni endo- o extracapsulari con diametro inferiore a 5 cm e con CA 125 nella norma. Se la massa annessiale viene diagnosticata in età fertile, l’iter diagnostico suggerito + identico a quello per le classi di età. Se il diametro della massa è inferiore a 8 cm, senza segni ecografici sospetti (vegetazioni endo- o extracapsulari) e con CA 125 normale è giustificato un atteggiamento di attesa, che preveda la ripetizione di un controllo clinico ed ecografico. In tutti gli altri casi ci si comporterà come per le donne in postmenopausa. L’intervento chirurgico permette la diagnosi (esame istologico), consente di verificare l’estensione della malattia (stadi azione clinica) e favorisce l’asportazione della neoplasia (atto terapeutico). In relazione all’istotipo, al grado istologico e allo stadio della malattia può essere necessario eseguire una chemioterapia adiuvante. La chirurgia citoriduttiva primaria e la chemioterapia adiuvante con platino e taxani rappresenta lo standard terapeutico. La chemioterapia neoadiuvante e la chirurgia di intervallo sono efficaci nella malattia avanzata inizialmente non resecabile o in pazienti non eleggibili per chirurgia primaria. I criteri di monitoraggio   clinico delle pazienti vengono pianificati in relazione alla necessità di eseguire trattamenti chirurgici di seconda istanza o di effettuare ulteriori trattamenti chemioterapici in caso di recidiva. Le pazienti affette da neoplasie   delle cellule germinali in stadio avanzato o da malattia in stadio precoce ad alto riscio possono essere trattate efficacemente con chirurgia conservativa e chemioterapia combinata.