163. Nuove tecniche chirurgiche in Oncologia Ginecologica

Abstract Book - Congresso Nazionale Società Italiana di Oncologia Ginecologica - Edizioni MAF Servizi-Torino-Italia p.30, 1998
( in coll. con G.Mangili, E.Rabaiotti, G.Aletti, E.Garavaglia, A.Ferrari )
Summary. Nel trattamento delle neoplasie ginecologiche si stà verificando una transizione verso forme di chirurgia più conservativa, senza peggioramento della prognosi con la possibilità di salvaguardare le funzioni d’organo e riducendo allo stesso tempo la morbosità. Nella terapia del carcinoma della vulva si privilegiano le escissioni chirurgiche più limitate, utilizzando incisioni inguinali separate per eseguire la linfadenectomia. Nel carcinoma cervicale iniziale “a basso rischio” si propone oggi una limitazione della radicalità chirurgica e nelle forme localmente avanzate, dopo terapia neoadiuvante, si possono impiegare forme meno estese di chirurgia radicale. Una raffinata diagnostica preoperatoria nel carcinoma dell’endometrio tende a limitare nei casi “a basso rischio” l’impiego della stadiazione linfonodale intensiva. Nei tumori ovarici a basso potenziale di malignità, negli istotipi speciali e nel primo stadio si può talora eseguire l’annessiectomia monolaterale e frequentemente si esegue l’enucleazione del tumore. La chirurgia laparoscopica consente in diversi casi un controllo di queste neoplasie in prima ed in seconda istanza.